INDUSTRIAL HERITAGE - IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE DELL'ALTO VICENTINO: SCHIO E VALDAGNO

INDUSTRIAL HERITAGE - IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE DELL'ALTO VICENTINO: SCHIO E VALDAGNO

SCHIO
L’origine del toponimo Schio sembra derivi da “ischi” – una sorta di querce – “Ascledum” nella parlata neolatina del tempo.
Curioso il nome degli abitanti, scledensi, che deriva sempre da scledum.
La città di Schio è nota per essere divenuta intorno al 1870 la capitale dell’industria tessile nazionale, tanto da meritarsi l’appellativo di Manchester d’Italia.

VALDAGNO
Valdagno si estende intorno al torrente Agno da cui deriva il suo nome
La famiglia Marzotto avvia nel 1836 l'industria della lana, portandola da livelli artigianali alle dimensioni di una moderna e grande impresa. Da ricordare in particolare l'opera di Gaetano Marzotto (1894-1972) che oltre all'attività industriale promosse vari interventi sul settore sociale (abitazione per gli operai, impianti sportivi e ricreativi, lo "Stadio dei Fiori", asilo per l'infanzia, casa di riposo per anziani, scuole), interventi ispirati a criteri sia sotto il profilo architettonico che funzionale.

ITINERARIO

AAA

PROGRAMMA

1^ GIORNO

10H00 – 12H30

Arrivo a Valdagno e visita del MUSEO DELLE MACCHINE TESSILI

Il Museo delle Macchine Tessili è allestito in una parte dei Laboratori di filatura, preparazione e tessitura dell'Istituto Tecnico Industriale "V.E.Marzotto", la cui sede venne fatta costruire nel 1936 dal conte Gaetano Marzotto all’interno della "città sociale".
Breve giro della città con guida – trasferimento a Schio.

12h30 – 13h30

Arrivo a Schio. Pranzo

13h30 – 15h30

Visita guidata del patrimonio archeologico- industriale diffuso nell’area scledense

Si percorreranno le tappe più significative del piano industriale, urbanistico e sociale realizzato da Alessandro Rossi, pioniere dell’industrializzazione italiana.
La preziosa eredità e l’impronta della sua opera sono ben conservate, tanto da rendere il territorio cittadino esempio unico in campo nazionale. Si inizia dal Lanificio Conte* per proseguire verso il vicino Lanificio Francesco Rossi con l’attigua Fabbrica Alta, quest’ultima segno eloquente della dimensione europea assunta dal lanificio Rossi. Di fronte allo stabilimento si ammira il Giardino Jacquard. Di seguito si vede l’Asilo Rossi fatto erigere per ospitare i figli degli operai. Si passa poi a visitare il Nuovo Quartiere Operaio con le diverse tipologie abitative. Si conclude il percorso osservando il Teatro Civico, la Chiesa di Sant’Antonio Abate e il Monumento al Tessitore in Piazza Rossi

Lanificio Conte... un filo lungo 250 anni di storia industriale
Situato nel centro storico di Schio è “attraversato” dalla Roggia Maestra. All’interno dello spazio espositivo, inaugurato nel 2007 in occasione dei 250 anni dalla sua fondazione, si racconta la secolare storia aziendale del lanificio con richiami all’industrializzazione nazionale ed europea. Sono visibili alcuni macchinari attraverso i quali si presenta il ciclo produttivo del tessuto nelle sue fasi essenziali.

15H30-17H30

Trasferimento da Schio a Santorso dove si visiteranno gli esterni di Villa Rossi e il parco storico. Visita di Fabbrica Saccardo

La Villa
Il complesso urbanistico della villa e del podere di Alessandro Rossi a Santorso, ora comproprietà dei comuni di Schio e di Santorso, costituisce un singolare episodio della storia dell’architettura veneta del secondo ottocento, frutto della collaborazione tra potere industriale scledense di Alessandro Rossi e l’architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin.
Nel 1862 Alessandro Rossi aveva iniziato l’ampliamento della sua azienda tessile che avrebbe avuto tra il 1870 e il 1880 il massimo sviluppo con la creazione dei quartieri operai di Schio e di Piovene-Rocchette.
Il 28 Marzo 1865 il Rossi acquistò dalla famiglia Prosdocimi l’antica villa Bonifacio-Velo di Santorso con l’annessa chiesetta di Santo Spirito e gran parte dei terreni circostanti per farne un’oasi di pace per la sua famiglia e per creare un “Podere Modello “ con i più avanzati sistemi di produzione agricola.
Ad attuare il vasto complesso della villa e del podere modello l’architetto Antonio
Caregaro Negrin rimane impegnato per circa vent’anni (1865-1884) dispiegando in originali architetture il suo linguaggio eclettico.

Il Parco della Villa di Alessandro Rossi risulta essere un sito di notevole pregio Naturalistico e di “architettura verde” tra le più belle d’Italia. Splendido Giardino Romantico, con percorsi ricchi di attenti studi e riflessioni architettoniche e botaniche che danno a questo luogo un tocco raffinato di armonia dei sensi.

Fabbrica Saccardo nasce a fine '800 dalla mente di Giuseppe Saccardo. Inizialmente con sede nel centro storico di Schio, fu spostata lungo la strada del Tretto in seguito a un incendio che aveva distrutto il primo stabilimento. L'idea da cui nacque era molto semplice: nell'era della Rivoluzione Industriale, che stava vedendo un'enorme crescita del settore tessile, specialmente nel Veneto, cresceva anche la domanda di navette e componenti per le macchine industriali, soggetti a grande usura. Saccardo quindi, scelta una località ben posizionata sulle vie di comunicazione, che permettevano di ottenere regolari forniture di materie prime, fondò una delle prime aziende in Italia per la produzione di navette e tubetti di carta.

Oggi
La ristrutturazione ha riguardato l’ultimo piano del corpo di fabbrica superiore del complesso Fabbrica Saccardo per una superficie complessiva di circa 2000 mq che sono stati trasformati in spazi destinati a diversi utilizzi: da un lato essi diventano luoghi di lavoro per studi professionali (architetti, fotografi, artisti, ballerini), dall’altro lato l’ambiente può diventare la location per eventi (dalla festa privata alla mostra d’arte).
La volontà è stata quella di recuperare gli ambienti nel massimo rispetto della struttura esistente con l’obiettivo di valorizzare al meglio gli spazi cercando di adattarli per soddisfare tutte le moderne esigenze legate all’utilizzo degli spazi stessi e cercando di rendere l’ambiente flessibile visti anche i diversi utilizzi previsti.

17H30 – 20H00

Trasferimento in Hotel, cena in un ristorante dela zona, pernottamento


2^ GIORNO

08H30 – 10H00

Colazione in hotel e partenza per visita del museo dell’arte serica e della laterizia a Malo

10h00 – 11h00

Trasferimento a Breganze per visita dell’antico maglio Tamiello.

12h00 – 15h00

Trasferimento a Lugo di Vicenza per pranzo e visita di Villa Godi Malinverni

15h00 – 16h00

Trasferimento a Zugliano e visita della Distilleria Zanin sita in una ex fabbrica per la lavorazione della seta.

17H00

Fine del viaggio e rientro nei luoghi di provenienza.



QUOTA DI PARTECIPAZIONE

Quota di partecipazione a persona : € 250,00

Il prezzo include transfer con pullman privato, accompagnatore, pranzo del primo e secondo giorno, cena del primo giorno, entrata e visita guidata del museo delle Macchine Tessili, guida città di Schio, entrata e visita guidata del Museo della Serica e Laterizia, visita guidata dell’Antico Maglio, entrata e visita guidata della Villa Godi Malinverni, assaggio presso la grapperia Zanin.

Tutto ciò non sopra menzionato (mance, extra personali, entrate ove non previste) si intende escluso dalla quota del pacchetto.

CONDIZIONI

Numero minimo dei partecipanti: 15

GIORNATE DI EFFETTUAZIONE

SU RICHIESTA


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